Mettiamola così, potrei essere vostro figlio. Magari nipote, cugino di 3° grado.
Sono una persona che si è sempre rimboccata le maniche, e questa è l’unica cosa sulla quale non mi si può smentire.
Non mi è stato regalato niente e questa è la mia grande fortuna.
Sono terribilmente fortunato anche perché riesco a pagare i miei debiti, riesco ad andare più o meno d’accordo con mia moglie, riesco a godermi per un paio d’ore la sera i miei figli, riesco a fare un lavoro in proprio per cui non timbro il cartellino e dove mi faccio abbastanza rispettare.
Ho alti e bassi come tutti, periodi in cui non so dove sbattere la testa per la quantità di lavoro e periodi dove pulisco l’ufficio 3 volte al giorno per fare qualcosa.
Faccio mediamente un giorno di malattia all’anno, esco di casa con 38 di febbre se serve ma di contro posso farmi un fine settimana partendo di giovedì sera senza dover chiedere il permesso al capo. Che sarei io.
Ho due genitori intelligenti come ce ne sono pochi, e due fratelli maggiori che sono sempre stati per me un esempio di correttezza e disciplina. Io sarei la pecora nera in famiglia, quello un po’ più figlio di puttana (scusa mamma, è un modo di dire), ma in fin dei conti una brava persona.
Ho creato questo blog non perché penso di avere la verità ma perché penso che condividere la mia esperienza possa aiutare a trovare una strada per affrontare il problema del trovarsi senza lavoro a 50 anni. Più semplice di così?
Non ho scopi di lucro su questo progetto, non voglio vendervi un manuale, non voglio fare pubblicità, voglio solo condividere le idee e scrivere un po’ per diletto.
Questo è tutto.
Chiunque ritenesse che sto facendo qualcosa di positivo e volesse contribuire con la propria esperienza non può essere che ben accetto ed accolto a braccia aperte.
Scrivetemi a info[AT]lavoro50anni.it
Questo è tutto per davvero.