scusate innanzitutto, mi sono un po’ perso per strada… riprendiamo il filo del discorso.
nel precedente articolo, risalente a circa 2 mesi fa, vi chiedevo di cambiare mentalità, vi esortavo a rinnovarvi e ad affrontare il problema di trovare un lavoro da un altro punto di vista, ovvero a pezzetti.
Mi spiego meglio: non dovete cercare un lavoro che vi riporti allo status quo, che vi faccia guadagnare esattamente quanto prima.
E’ inutile e infantile solo pensare di poter ottenere una collocazione economicamente identica alla precedente, alla vostra età.
Il punto è che dovete trovare una serie di servizi che uniti insieme formino la vostra figura professionale ed allo stesso tempo, piano piano, vi garantiscano la famosa e tanto ambita indipendenza economica.
Per fare questo avete bisogno di una cosa fondamentale: i contatti.
Al mondo d’oggi (e in Italia soprattutto) se non si conosce nessuno non ci si procura nessun lavoro. Senza scadere nei soliti luoghi comuni, che l’Italia è il paese dei raccomandati, etc etc… più semplicemente se io non conosco prima chi mi fa un lavoro difficilmente glielo faccio fare.
A meno che ovviamente non sono costretto dal fatto che non conosco nessuno in grado di fare un determinato lavoro.
Se non conosco nessuno direttamente chiedo in giro e solo all’ultimo mi rivolgeró ad internet o alle pagine gialle (ma esistono ancora?).
Noi italiani siamo per natura diffidenti, e siamo diffidenti in entrambe le direzioni: cliente verso fornitore e viceversa.
Quando invece c’è di mezzo un tramite, che può essere anche solo una mezza conoscenza che ci accomuna, allora molte barriere vengono istintivamente eliminate.
Il cliente “pensa” che il suo contatto gli faccia da garante sulla qualità ed onestà del fornitore e questi, ricevendo un nuovo cliente dal suo contatto sarà più flessibile sul pagamento o sul prezzo.
Ovviamente, come in tutte le cose, sarebbe stupido generalizzare.. Bisogna sempre tenere gli occhi aperti (cliente e fornitore) perché il nostro comune contatto di fatto non garantisce un bel niente, altrimenti sarebbe un agente e prenderebbe dei soldi per questo, ma questo è un altro discorso.
Riassumendo e traslando questo discorso sul vostro bisogno attuale: cercate di far passare presso i vostri contatti il messaggio che vi state strutturando per fornire un certo tipo di servizio. Siete dei geometri? State aprendo un ufficio tecnico. Siete degli autisti? State per acquistare un furgone per fare delle consegne. Siete dei ragionieri? State per creare uno studio per la consulenza fiscale o semplicemente state avviando un’attività di consulenza fiscale presso terzi. Insomma, anche a costo di “gonfiare” un po’ la realtà, fate capire ai vostri contatti che potete essere utili a loro, ma non che cercate da loro un lavoro.
Le aziende, le persone, hanno bisogno di sicurezza. Per sicurezza intendo che hanno bisogno che qualcuno risolva loro dei problemi. Se voi andate a chiedere un lavoro state aggiungendo un problema. Se voi gli offrite la vostra capacità state portando una soluzione. Chiaro? Buon anno.