“…per me… le criptovalute… sono una cagata pazzesca!” [92 minuti di applausi!!!] (cit.)
“…quando una cosa la senti al telegiornale, vuol dire che è già passata di moda” (cit. mia)
Lo so, vi stavate chiedendo come mai non avessi ancora parlato anche io di criptovalute ed eccovi accontentati!
Non pensate però che qui vi spiegherò come funzionano, come farci i soldi, o trucchetti per guadagnare, semplicemente perché le criptovalute attuali non hanno ancora a vedere con le vere criptovalute che sostituiranno di qui ai prossimi 10 anni la circolazione di denaro frusciante.
Quelle che vediamo adesso in giro, Bitcoin, Etherium, e varie, sono solo delle prove generali per la grande trasformazione che avverrà nel giro, appunto, di un decennio.
Ovviamente, come ho scritto nell’articolo precedente, per ogni valuta che è esplosa, ce ne sono state 100 che si sono fermate ancora prima di nascere. Ci sono stati investimenti milionari (milioni di soldi veri, non di criptovalute) per far partire progetti come Bitcoin e far si che a distanza di 10 anni dalla sua creazione, se ne parli così tanto.
Molti della vostra generazione mi hanno chiesto, dato che sono un hacker, informatico, e che “sicuramente me ne intendo di ‘ste cose”, cosa fossero le criptovalute e se aveva senso investirci sopra.
La risposta da parte mia è stata quasi sempre quella che vedete in prima riga. Ovviamente provocatorio, so benissimo che le criptovalute sono una realtà con la quale bisognerà fare i conti da qui a breve, ma ahimé ormai il sistema è già chiuso ai non addetti al lavoro.
Mi spiego meglio: il numero di criptovalute e il numero dei “gettoni” della singola criptovaluta sono limitati. Per generare questi gettoni occorrono delle potenze di calcolo enormi e più se ne creano più potenza servirebbe. Va da sé che in tutte le valute esiste un limite asintotico per la generazione delle stesse. Raggiunto quel limite, la criptovaluta diventa una moneta come le altre, gestita come le altre.
Da cosa nasce allora l’interesse verso queste monete? Beh ovviamente dal fatto che vi hanno raccontato che le potete MINARE. Oh ma che bello siamo tornati alla favola di Pinocchio dove ti facevano seppellire le monete nella terra e domani ti cresce la pianta di monete!
E’ vero, si possono minare, ovvero si può contribuire, in cambio di una parte di queste monete, a gestire il sistema di transazioni e di scambio di queste monete, utilizzando il proprio pc.
Fermi tutti. Non il proprio pc, ma un pc CREATO APPOSTA e dal costo ci circa 2000 – 6000 euro, che scalda come un fornetto e che, nella migliore delle ipotesi, può fornirvi circa 30 euro al giorno, ATTUALMENTE.
Aspetta, rivediamo bene i conti: io spendo 2000 euro adesso, faccio 25 euro al giorno (immaginiamo al netto del costo dell’energia!!!), quindi in 80 giorni ho recuperato il mio investimento? Non male! Se non fosse che vengo però pagato nella valuta che sto minando, che il pc me lo devo costruire se non voglio spendere molto di più, se non fosse che ci sono mille inconvenienti che vanno gestiti.
E qui dico la seconda frase in alto, se ne parla un telegiornale, la moda è già passsata.
Sono ormai abituato a sentire pochissimo il telegiornale, quindi quando mi hanno detto che “ne avevano parlato al telegiornale” ho capito che ormai quel poco di riservatezza che ancora poteva avere questo mondo era andato a farsi benedire.
Bene, la realtà a mio avviso è questa. Investire 2000 euro nella migliore delle ipotesi per avere un ROI a 80 giorni e poi 20 euro di guadagno al giorno “senza fare niente” (mica proprio vero) è un rischio che IO, che potrei procurarmi tutto a prezzi da rivenditore, che ho la struttura per tenere accese anche 20 macchine, NON FAREI.
Perché? Perché il mondo cambia, l’hardware invecchia, le stesse criptovalute con le quali verreste pagati possono valere più o meno soldi “veri”, quindi se vi pagassero sempre 1 gettone al giorno, voi vorreste sapere quanto vale questo gettone! Se vale 1 euro non ha senso, se ne vale 1000 cavolo lo faccio subito!
L’altro lato della criptovaluta è l’investimento puro. Compro Bitcoin, vendo Euro e cosi via. Ma quello è trading e se non lo sapete fare non fatelo, semplice. Anzi, imparatelo, provate con i portafogli virtuali e studiatelo, se il mondo del trading vi appassiona.
Il mondo delle criptovalute è in continua evoluzione. Io personalmente ne ho sentito parlare la prima volta nel 2013, perché ad un mio cliente che aveva preso un Criptolocker gli era stato chiesto il riscatto dei dati da pagare tramite Bitcoin. Ma se nel 2013 la moneta era già matura, figuratevi adesso che ne parlano persino i telegiornali!
Chi si è fatto veramente i soldi è stato chi, per culo, ha comprato i Bitcoin quando valevano 20 centesimi e adesso valgono 200 euro, ma è lo stesso culo di chi ha comprato le azioni di Tiscali quando si è quotata in borsa, lo stesso culo di chi ha venduto le azioni Parmalat prima che fallisse, e cosi via.
p.s. questo articolo non è e non vuole essere una trattazione sulle criptovalute, è solo uno spunto per farvi notare come il mondo cambi in continuazione, come sia fuggevole la ricchezza e come bisogna leggere e studiare e documentarsi approfonditamente per capire la vera natura delle cose che ci circondano.
a presto
p.p.s se volete sapere davvero qualcosa di più, leggete qui